L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà, se ce n’è uno, e quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione ed apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Italo Calvino – Le città invisibili
3 commenti:
Splendido libro di un'attualità disarmante (è stato scritto nel '72!!).
Una curiosità: chi della triade l'ha letto? Perchè qualcosa mi dice di escludere il 1st member.......
se escludi il 1st member puoi anche escludere il 2ndD. io quando scrivo mi firmo sempre!!!
fai 2+2 e prova ad indovinare chi è l'uomo (o la D) con il contagioso entusiasmo per l'attualità!!!
caro 2ndd, i reality possono essere giudicati in relazione all'attualità, ma i bei libri non hanno tempo...
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